A cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, la Calabria ricorda uno dei più grandi intellettuali del Novecento. “Ricordiamo un genio inquieto, libero, visionario. Uno dei più grandi italiani del secolo scorso”, ha scritto su X il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, dedicando un pensiero al poeta, regista e scrittore bolognese.
Nel suo messaggio, Occhiuto ha voluto sottolineare anche il legame profondo che Pasolini ebbe con il Sud e, in particolare, con la Calabria: “Amava la Calabria, terra di limoni in cui vorrei vivere e morire. Un legame autentico con il Sud e con l’anima più vera dell’Italia.”
Parole che rievocano l’affetto e la sensibilità con cui Pasolini guardava al Mezzogiorno, da lui considerato una riserva di umanità e purezza in un Paese sempre più omologato.
Pier Paolo Pasolini fu assassinato all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975. A mezzo secolo di distanza, la sua voce continua a parlare all’Italia con la forza di un pensiero libero e scomodo, capace di interrogare ancora oggi la coscienza collettiva.




