Condivido pienamente la preoccupazione espressa dal Dott. Saverio Ferrari, medico e delegato provinciale dello SMI, da sempre attento a queste problematiche e instancabile denunciante delle inadempienze che affliggono il sistema del 118 in Calabria. Le sue parole, ancora una volta, non sono frutto di polemica ma di dolorosa verità.
Trovarsi di fronte a un evento drammatico e constatare l’arrivo di ambulanze prive di medico – e in un caso anche di infermiere – è qualcosa che non possiamo più accettare né minimizzare. Come si può definire “servizio di emergenza” un sistema in cui, su un’area che copre circa 170.000 abitanti, nel turno diurno di un giorno qualunque, nessuna ambulanza è dotata di medico? E come si può tollerare che per una semplice attestazione di decesso si debba alzare in volo un elicottero – con costi enormi – solo per sopperire a una carenza ormai sistemica?
Non possiamo più avere scrupoli o dubbi: una persona non può morire perché su un’ambulanza manca il medico o l’infermiere. È un pensiero che dovrebbe scuotere le istituzioni prima ancora che i cittadini. Non si può considerare civile una società che tollera tutto questo.
Stiamo andando indietro, mentre una società evoluta deve saper andare avanti. Deve garantire, con ogni mezzo, la tutela dei più fragili. Questo è il metro con cui si misura la vera civiltà: la capacità di difendere chi è in difficoltà, chi ha bisogno, chi rischia la vita.
Ciò che viene definito “servizio di emergenza urgenza” oggi, nella nostra regione, è spesso solo una facciata che regge grazie alla professionalità e al sacrificio quotidiano di chi opera sul campo: medici, infermieri, autisti. A loro va il mio rispetto e la mia solidarietà, ma anche l’impegno a continuare a denunciare pubblicamente ciò che chi governa preferisce ignorare.
Non è più tempo di narrazioni rassicuranti. Le rassicurazioni del Presidente/Commissario On. Occhiuto, così come quelle dei vertici di Azienda Zero, non reggono il confronto con la realtà. La verità è che l’emergenza è il sistema stesso. E che nessuna estate, nessun evento improvviso, nessun incidente sarà gestibile finché non si decide seriamente di investire nella sanità territoriale e nel potenziamento reale del 118.
Lo dobbiamo non solo ai cittadini, ma anche a chi, come il Dott. Ferrari, da anni alza la voce con coraggio e responsabilità.
Francesco Grandinetti, già presidente del Partito Democratico di Lamezia Terme