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Tra bellezza naturale e degrado urbano: il mare di Lamezia

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Il tratto costiero di Lamezia Terme, che si sviluppa prevalentemente nella zona di Sant’Eufemia, si affaccia sul Golfo di Sant’Eufemia, nel cuore del Mar Tirreno. Dal punto di vista geografico e infrastrutturale, si tratta di una posizione estremamente favorevole: la vicinanza all’aeroporto internazionale di Lamezia, alla stazione ferroviaria centrale e all’autostrada A2, rende la costa lametina uno dei luoghi più facilmente accessibili della Calabria.

Nonostante ciò, questa fascia litoranea rimane una risorsa ampiamente sottoutilizzata, con un potenziale ancora tutto da sviluppare, ostacolato da anni di abbandono e da una cronica assenza di programmazione.

Il litorale si caratterizza per spiagge ampie e sabbiose, un mare limpido e una notevole tranquillità, in particolare nei periodi di bassa stagione. Il clima mite e la posizione favorevole permettono di godere di tramonti suggestivi, capaci di attirare turismo fotografico e slow tourism.

A pochi chilometri, nella località di Gizzeria Lido, si è affermato un polo sportivo dedicato al kitesurf e al windsurf, con eventi internazionali che richiamano ogni anno appassionati da tutta Europa. È uno dei pochi esempi di valorizzazione turistica del mare nel territorio lametino, frutto perlopiù di iniziativa privata e imprenditoriale.

Nonostante le sue qualità naturali, il mare di Lamezia Terme soffre di numerose criticità, che ne limitano lo sviluppo e l’attrattività turistica.

Alcuni tratti di spiaggia sono soggetti a abbandono di rifiuti, presenza di materiali ingombranti e degrado paesaggistico. La mancanza di servizi essenziali, come bagni pubblici, docce, passerelle per disabili e contenitori per la raccolta differenziata, scoraggia la fruizione regolare del litorale da parte di residenti e turisti.

Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo arretramento della linea di costa, in particolare in alcune aree tra Sant’Eufemia e Gizzeria. L’assenza di interventi strutturali per contrastare l’erosione rischia di compromettere ulteriormente la stabilità ambientale della fascia litoranea.

Lungo la costa si trovano edifici incompiuti o in stato di abbandono, come ex stabilimenti balneari e opere pubbliche mai ultimate. Queste strutture non solo deturpano il paesaggio, ma rappresentano un costo economico e sociale non più sostenibile.

Nonostante le difficoltà, alcune iniziative civiche stanno cercando di invertire la tendenza. Associazioni di volontariato e gruppi informali di cittadini organizzano periodicamente attività di pulizia della spiaggia, eventi culturali e proposte di riqualificazione partecipata.

Tuttavia, senza un intervento coordinato a livello istituzionale, queste esperienze rischiano di restare isolate e insufficienti a produrre un cambiamento strutturale.

 

 

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