“Ad un anno esatto dalla terribile alluvione del 21 ottobre 2024, San Pietro a Maida si ferma a ricordare una delle notti più difficili della sua storia recente. Non solo per i danni materiali subiti, ma per l’enorme sforzo umano, collettivo e istituzionale messo in campo per affrontare un’emergenza senza precedenti.
Era una notte apparentemente come tante, accompagnata da un’allerta “gialla” diramata dalla Protezione Civile. Ma la situazione degenerò rapidamente: una pioggia torrenziale incessante superò ogni previsione e, nel cuore della notte, la Prefettura e la Protezione Civile comunicarono il superamento delle soglie di rischio. Il maltempo si rivelò molto più grave di quanto ipotizzato.
Dalle 1:30 in poi, le prime richieste di aiuto cominciarono a giungere al centralino comunale: cittadini intrappolati nelle auto, strade impraticabili, frane, smottamenti e isolamento totale del paese. I mezzi di soccorso non riuscivano a raggiungere l’area.
In quel momento, la reazione dell’amministrazione fu immediata: il sindaco e alcuni volontari salirono a bordo del fuoristrada comunale fornito dalla Protezione Civile e trascorsero la notte a recuperare persone in difficoltà, portandole in salvo nella sede municipale.
Le immagini del quartiere San Marco alluvionato fecero il giro dei telegiornali nazionali. Ma nonostante la distruzione, all’alba, la reazione dei cittadini fu straordinaria: tutti al lavoro per liberare le strade dal fango, fianco a fianco con le istituzioni. In prima linea anche il Prefetto dell’epoca, Ricci, e il Colonnello Mazzullo, che si unirono immediatamente alle operazioni di soccorso e ripristino.
A dodici mesi da quei drammatici momenti, permangono alcune criticità. Il Comune ha ottenuto 1 milione di euro per la sistemazione di via Crati e 800.000 euro per la messa in sicurezza del quartiere San Marco, ma — come spesso accade — i tempi della burocrazia non coincidono con quelli dell’emergenza.
Sono ancora fermi i lavori per la ricostruzione del ponte sul torrente Cottola e per la sistemazione della SP 90, mentre si avvicina un altro inverno a rischio. Il Comune, intanto, prosegue con l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile e, in collaborazione con la Stazione Meteorologica Sant’Elia di Catanzaro, ha deciso di installare una stazione meteorologica autonoma nel territorio comunale.
“La nostra priorità è farci trovare pronti. Prevenzione e informazione sono fondamentali, perché in questo periodo dell’anno e in questa zona dell’Istmo eventi del genere possono tornare a verificarsi — e purtroppo lo sappiamo bene”, ha dichiarato il sindaco, che ha voluto ricordare l’impegno dell’intera comunità.
“È stata una notte durissima, ma San Pietro a Maida ha dimostrato ancora una volta cosa significa essere comunità. Insieme abbiamo affrontato l’emergenza, e insieme lavoriamo per costruire un futuro più sicuro. Continueremo a monitorare da vicino tutti gli interventi già finanziati, affinché nessuna risorsa venga sprecata.”
Un anno dopo, il ricordo resta vivo, ma con esso anche la determinazione a non farsi mai trovare impreparati. San Pietro a Maida guarda avanti, forte della memoria e della solidarietà che ha unito tutti nei momenti più bui.”
Fonte Pagina Facebook sindaco San Pietro a Maida



