Un meteorite è caduto nei pressi di Scalea, in Calabria, alcuni mesi fa, ma la notizia è stata resa pubblica solo oggi, in occasione del Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, attualmente in corso a Padova.
A rivelarlo è stato Vanni Moggi Cecchi, mineralogista del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, che ha coordinato gli studi scientifici sul frammento.
Il meteorite appartiene alla famiglia delle condriti ordinarie, tra le tipologie più comuni ma anche più rilevanti per la ricerca scientifica. “È una roccia primitiva, risalente a circa 4,5 miliardi di anni, proveniente dalla fascia principale degli asteroidi”, ha spiegato Moggi Cecchi.
Sebbene l’impatto sia avvenuto diversi mesi fa, la notizia è stata volutamente tenuta riservata per consentire il completamento delle analisi mineralogiche e delle necessarie verifiche.
“È un campione molto primitivo, e proprio per questo di grande interesse”, ha aggiunto il ricercatore. “Studiare questa roccia significa risalire indietro nel tempo, alle origini della Terra e del Sistema Solare.”
Nonostante l’attenzione mediatica attorno ai meteoriti, casi accertati sul territorio italiano sono estremamente rari. Con il ritrovamento avvenuto a Scalea, il totale dei meteoriti ufficialmente registrati nel nostro Paese sale a 48. Dopo la classificazione internazionale, il frammento sarà inserito nel catalogo delle meteoriti italiane e reso disponibile alla comunità scientifica internazionale.




