In vista delle prossime elezioni, abbiamo raccolto la testimonianza di Francesco Apa, Responsabile dell’Ufficio Elettorale, che ci ha raccontato l’impegno quotidiano e spesso invisibile messo in campo per garantire un corretto esercizio del diritto di voto.
Sono giornate intense per l’Ufficio Elettorale. Che tipo di servizio state offrendo alla cittadinanza?
“Sì, stiamo cercando di fare il possibile per garantire l’esercizio del diritto di voto a tutti i cittadini elettori», racconta Francesco Apa. «Molto spesso non si percepisce tutto il lavoro che c’è dietro la semplice azione di recarsi alle urne: c’è una macchina organizzativa che parte con largo anticipo.
Voglio davvero spendere una parola per i miei colleghi: abbiamo costruito una squadra con persone provenienti da altri settori del Comune. Senza il loro contributo fondamentale, questo lavoro non sarebbe stato possibile.”
Lei è da 15 anni alla guida dell’Ufficio Elettorale. Come sta vivendo questa tornata elettorale?
“Lavoro in condizioni molto stressanti, ma con grande serenità. Intorno a me ho una squadra di colleghi – dall’ufficio tecnico, dal settore demografico, e anche personale “in prestito” da altri uffici – che lavora con senso di responsabilità e dedizione, spesso oltre il dovuto. Questo mi inorgoglisce profondamente.”
Cosa possiamo dire ai cittadini in merito alla logistica del voto?
“Stiamo facendo il massimo sforzo per garantire l’accesso al voto. Ad esempio, negli ultimi 15 giorni abbiamo rilasciato quasi 1.500 duplicati delle tessere elettorali. Inoltre, per i neodiciottenni, abbiamo organizzato un servizio di consegna a domicilio delle tessere. Non siamo riusciti a raggiungerli tutti, ma volevamo comunque dare un segnale di vicinanza e sensibilizzazione al valore del diritto di voto.”
Ci sono particolarità nella gestione dei seggi quest’anno?
“Sì, quest’anno c’è stato un abbinamento particolare tra le elezioni amministrative e il referendum. Per questo, la composizione dei seggi è stata definita in modo da coprire sia il primo turno – il 25 e 26 maggio – sia l’eventuale ballottaggio. La Commissione Elettorale ha nominato gli scrutatori già il 2 maggio, proprio per prevedere entrambe le eventualità.
Nel caso in cui non si dovesse tenere il ballottaggio, perché uno dei candidati a sindaco viene eletto già al primo turno, verrà applicata la normativa prevista per il solo svolgimento del referendum, che richiede una composizione dei seggi con tre scrutatori invece di quattro.”
Quindi cosa succede se si va al ballottaggio?
“In quel caso, verrà confermata la composizione a quattro scrutatori per seggio, la stessa prevista per le amministrative. I nominativi resteranno gli stessi: chi è stato designato per il primo turno sarà confermato anche per il secondo. La legge, infatti, stabilisce la continuità nella composizione dei seggi tra primo turno e ballottaggio.
Non sono abituato alle telecamere, ma tengo a ringraziare per questa opportunità. Il lavoro dell’Ufficio Elettorale è spesso invisibile, ma fondamentale per la democrazia.”