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Conte a Lamezia “malcontento diffuso certificato dall’Istat”

gIUSEPPE CONTE E DORI

È molto critico il giudizio espresso da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in occasione della sua visita a Lamezia Terme per sostenere i candidati del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. Di seguito le sue dichiarazioni.

Presidente, cosa ne pensa del governo nazionale allo stato attuale? 

«Siamo indietro su tutto. Siamo indietro per quanto riguarda le politiche sociali e sanitarie: sono stati cancellati tantissimi asili nido, ci sono stati tagli enormi alla sanità. Questa era e resta un’occasione storica per modernizzare il Paese, ma la stiamo perdendo. Questo governo è davvero incapace.»

Lei oggi è a Lamezia Terme per sostenere i candidati del centrosinistra. Una scelta di campo chiara?

«Sì, una scelta giusta. E poi, per usare ulteriori aggettivi, metteteceli voi… Qui c’è un progetto, una coalizione che si raccoglie intorno a obiettivi chiari e precisi. Vorrei sottolineare che, data anche la condizione storica di questa comunità, si tratta di un progetto che nasce da un’asticella molto alta per quanto riguarda l’etica pubblica, il principio di legalità e il contrasto al malaffare e alla corruzione.»

Come giudica il candidato a sindaco che state sostenendo?

«È un interprete assolutamente affidabile, una persona che si è già distinta in passato, si è cimentata a livello locale e anche nazionale. Il candidato Lo Moro rappresenta al meglio questo progetto, che potrebbe anche diventare un modello per costruire un’alternativa concreta ai governi delle destre.»

Sta dicendo che Lamezia può essere un laboratorio per un’alternativa nazionale?

«Guardi, non è solo Lamezia. Noi ovunque lavoriamo per costruire un’alternativa a queste forze di destra, che stanno governando da tre anni e stanno facendo precipitare il Paese in una condizione di difficoltà economica e sociale. Questo vale per le imprese, vale per i cittadini. Sono dati oggettivi, certificati dall’ISTAT.»

La presidente Meloni però spesso si vanta dei risultati ottenuti…

«La presidente Meloni ogni tanto estrapola qualche dato e lo trasforma in un successo da raccontare nella sua cerchia di amici e amichetti. Ma tutti gli altri italiani – quelli che incontro a Lamezia come in tutto il Paese, da Nord a Sud – dimostrano chiaramente di pensarla in modo completamente diverso. C’è un malcontento diffuso, ripeto: certificato dai dati ISTAT.»

Il ministro Salvini, qualche giorno fa proprio da Lamezia, ha parlato del Ponte sullo Stretto, dell’alta velocità e di nuovi fondi. Tuttavia emergono criticità anche a livello istituzionale. Come lo interpreta?

«Non mi meraviglia. I litigi all’interno della maggioranza sono abilmente nascosti, ma ora stanno esplodendo. L’ultima volta in Consiglio dei Ministri, pensate un po’, i ministri della Lega – incluso il vicepresidente del Consiglio – hanno votato contro gli altri ministri. Questo perché la loro è una coalizione cementata solo dal potere. Quando si tratta di spartirsi poltrone e incarichi, allora emergono le fratture, le divisioni e le liti.»

Il governo scarica spesso la responsabilità su altri: prima Conte, poi Draghi, poi eventi esterni. Cosa ne pensa?

«Sono tre anni che governano. Tre leggi di bilancio. Hanno sempre dato la colpa a qualcun altro: prima a Conte, poi a Draghi, poi alle cavallette, al maltempo, alle crisi internazionali… Ma la verità è che il disastro economico e sociale è sotto gli occhi di tutti. Di questo disastro la Meloni dovrà assumersi la responsabilità. Lei forse no, ma gli italiani sono ben consapevoli.»

E a livello regionale? Che impressione ha del governo calabrese?

«Raccolgo molto malcontento. I problemi storici della Calabria non sono stati superati. È una terra alla quale noi del Movimento 5 Stelle dedichiamo tantissima attenzione. Vengo spesso qui, lavoro con grande umiltà insieme alla nostra squadra. Vogliamo davvero imprimere un cambiamento profondo, concreto, nel rispetto dei cittadini.»

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