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Aderenti e sostenitori PD: “Lo Moro guida naturale del gruppo PD in Consiglio Comunale”

Incontro Doris Lo Moro del 27 Aprile integrale-0

All’indomani delle affermazioni riguardanti l’attuale condizione della dirigenza  del PD di Lamezia, fatte da Francesco Grandinetti, già presidente del PD lametino,  numerosi elettori e sostenitori del partito, i quali individuano nella figura di Doris Lo Moro la leader del gruppo consiliare del PD in seno al Consiglio Comunale, sottoscrivono appello formale al partito.

“Non possano esserci dubbi su chi debba ricoprire il ruolo di capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale. È naturale, anzi doveroso, che la candidata a sindaco del centrosinistra, sostenuta da ben 12.000 cittadini, venga riconosciuta come la figura di riferimento dell’opposizione e quindi capogruppo del PD, primo partito in città. La richiesta di sostenere tale appello sta diventando virale con centinaia di persone simpatizzanti e di area che si aggiungono momento per momento per sostenere tale naturale richiesta.

L’ipotesi che alcuni consiglieri vogliano mettere in discussione il suo ruolo appare incomprensibile e richiede spiegazioni puntuali: perché si tenta di ostacolare la nostra candidata? Quali sono le reali motivazioni di questo ostracismo?

Rivendichiamo con forza che Doris Lo Moro, già candidata a sindaco, debba essere nominata capogruppo. Una scelta diversa sarebbe del tutto ingiustificabile agli occhi della città, e rischierebbe di far emergere motivazioni estranee alla politica, legate forse a logiche personali o di potere.

Chiediamo pertanto a Doris Lo Moro di rendersi disponibile ad assumere questo ruolo, per dare coerenza al progetto politico che migliaia di cittadini hanno sostenuto e per rappresentare, con competenza ed esperienza, una vera opposizione a questa maggioranza comunale. Allo stesso tempo, chiediamo con fermezza al Partito Democratico nelle sue articolazioni territoriali di intervenire e affermare con chiarezza questa indicazione.

I personalismi e l’arrivismo di pochi non possono stravolgere l’iter naturale delle cose, arrecando un danno gravissimo all’immagine e alla credibilità del nostro partito. Il Partito Democratico non è proprietà di gruppi di potere o di amicizie millantate, ma è fatto da noi, dagli iscritti e dai cittadini che credono nella sua funzione democratica.

È necessario che il segretario cittadino, Vittorio Paola — pur contestato da larga parte della base — assuma finalmente una posizione chiara e netta su questa vicenda, assumendosene le responsabilità politiche e organizzative. Ogni ambiguità in questo momento rischia di compromettere definitivamente la fiducia nel nostro partito”.

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