Prima giornata di Trame con l’inaugurazione ufficiale, presenti autorità civili e militari.
Prima del saluto ai presenti abbiamo registrato una breve dichiarazione del presidente della Fondazione Trame,Nuccio Iovene.
C’è un continuo interesse per “Trame”, tutto questo avviene perchè gode di ottima salute l’evento per come è organizzato o perchè purtroppo bisogna ancora continuare a scrivere sulle “mafie” ?
Tutte e due le cose nel senso che è giusto non sottovalutare la pericolosità delle mafie, anche nel momento in cui queste hanno scelto una strategia diversa rispetto a quella stragista drammatica e poi abbiamo alle nostre spalle Trame come festival culturale che oramai è giunta alla sua quattordicesima edizione.
Certamente un punto di riferimento culturale non solo per la città, ma per la Calabria per l’Italia, per le riflessioni e i ragionamenti nei confronti delle mafie nel nostro paese. Trame è stato in questi anni e lo sarà in questa settimana un punto di forza perché gode di ottima qualità. Perché abbiamo saputo nel corso del tempo mantenere i piedi saldi nel territorio.
Quindi non avere sempre la consapevolezza di essere a Lamezia Terme, una città che è di frontiera che ha avuto grandi momenti di riscatto e di reazione ma che purtroppo ha anche avuto sulla propria pelle, sulla pelle dei suoi cittadini tante ferite drammatiche e poi perchè Trame contemporaneamente ha avuto uno sguardo più lungo non limitato semplicemente al nostro territorio, ma invece in grado di fare ragionamenti più ampi coinvolgendo interlocutori diversi e sperimentando il linguaggio diversi perché non ci siamo limitati ai libri sulle mafie, che pure sono il cuore della nostra manifestazione delle nostre iniziative, ma oramai sperimentiamo la musica il teatro il cinema e tante altre attività mettendo insieme saperi diversi in un evento che oramai dura sei giorni e contamina tutto il territorio.